Scopri come i test di usabilità con utenti con disabilità possono migliorare l’accessibilità del tuo prodotto, andando oltre la sola conformità alle WCAG. In questo articolo troverai consigli pratici per creare esperienze più inclusive. Continua a leggere per saperne di più!
Quando si parla di testare l’accessibilità, spesso si pensa agli accessibility audit e alla conformità alle WCAG.
Tuttavia, la conformità da sola non basta a garantire un’esperienza piacevole per gli utenti con disabilità. Per individuare le reali difficoltà degli utenti è fondamentale condurre test di usabilità e osservarli mentre interagiscono con il prodotto.
Non sai da dove iniziare? Abbiamo riassunto in questo articolo tutto quello che devi sapere!
Gli utenti con disabilità sono utenti come tutti gli altri! Quindi un test di usabilità con persone con disabilità è esattamente come un normale test di usabilità.
Questo articolo non parla di un tipo di test diverso, ma di alcuni suggerimenti per concentrarsi sull’accessibilità e garantire un’esperienza migliore per i partecipanti.
Se non sai come condurre un test di usabilità, in Buildo siamo fan della metodologia di Steve Krug, ben spiegata nel suo libro Rocket Surgery Made Easy!
Quando si testa l’usabilità, è fondamentale reclutare persone appartenenti al target del prodotto: questo fornisce insight preziosi su come il target percepisce il prodotto e aiuta a individuare problemi specifici.
Per testare l’accessibilità, è importante invece coinvolgere persone con diversi tipi di disabilità o limitazioni funzionali, soprattutto utenti che utilizzano tecnologie assistive.
Le persone che rientrano in entrambe le categorie sono i candidati ideali, ma non è sempre facile trovarle. Per avere comunque dei testi completi, includi persone da entrambe le categorie, anche se non rientrano nell’altra.
Gli utenti più comuni da coinvolgere nei test di accessibilità sono:
Il numero di persone da coinvolgere dipende dal budget, ma consigliamo vivamente di includere almeno un utente che utilizza uno screen reader e uno che utilizza una tastiera assistiva, mentre gli altri partecipanti sceglili in base al tuo target. Gli utenti di tecnologie assistive sono generalmente quelli che incontrano più difficoltà con i prodotti digitali.
Trovare le persone giuste può essere difficile: alcune società di recruiting offrono l’opzione di includere la disabilità come requisito dei partecipanti. Se ti occupi tu del recruiting, un buon suggerimento è contattare associazioni che supportano persone con disabilità e chiedere una mano. Spesso inoltre, un partecipante può in seguito metterti in contatto con altre persone idonee.
Per un test di usabilità, di solito prepariamo:
Esistono numerose risorse su come condurre un test di usabilità, quindi qui ci concentreremo solo sui consigli legati all’accessibilità.
Nelle domande introduttive, non focalizzarti solo sulla disabilità. È importante capire quali tecnologie utilizza per navigare e quali difficoltà incontra, ma anche la sua professione, il livello di alfabetizzazione digitale, l’esperienza con prodotti concorrenti, ecc. Sentiti libero di porre tutte le domande tipiche di un test di usabilità standard.
Durante un test con tecnologie assistive, alcuni problemi di accessibilità possono essere impossibili da superare. Per questo motivo, invece di scrivere pochi scenari lunghi, prepara molti scenari brevi: ti daranno la flessibilità di cambiare attività se una non può essere completata.
Prova a completare tutti gli scenari, una volta usando solo la tastiera e una volta usando uno screen reader. È meglio testare in anticipo la fattibilità degli scenari e capire come funzionano le tecnologie assistive per comprendere meglio l’esperienza utente durante il test.
Usare le tecnologie assistive può essere stancante, soprattutto se il prodotto non è molto accessibile. Non pianificare sessioni più lunghe di un’ora e sii pronto a interrompere in anticipo se il partecipante ti sembra frustrato.
Aspettati che gli utenti impieghino più tempo del previsto per completare gli scenari, ma tieni presente che possono anche sorprenderti con la loro velocità. Prepara scenari di riserva se finiscono in anticipo.
Verifica che tutto ciò che condividi con i partecipanti sia accessibile. Ad esempio, se invii in anticipo un modulo di consenso alla registrazione in PDF, assicurati che sia accessibile.Pianifica in anticipo come mostrare gli scenari: per i partecipanti non vedenti, può essere più semplice leggerglieli ad alta voce; le persone anziane spesso preferiscono versioni stampate con caratteri grandi, chi ha paralisi preferisce un documento digitale, per chi ha dislessia è consigliato un font dedicato.
Una volta pronto il test, è il momento di organizzare la sessione.
Alcune persone con disabilità hanno difficoltà a spostarsi: chiedi sempre se preferiscono fare la sessione a casa loro o in un luogo a loro familiare (ad esempio la sede dell’associazione che vi ha messo in contatto).
Se il test si svolge nel tuo ufficio, chiedi se serve aiuto per raggiungerlo e verifica che non ci siano barriere architettoniche che impediscano l’accesso alla stanza per il test.
Le persone sono più a loro agio con i propri dispositivi, specialmente chi usa tecnologie assistive o anziani. Quindi chiedi ai partecipanti di portare i loro dispositivi, ti permetterà anche di vedere la loro configurazione abituale e le difficoltà che affrontano quotidianamente.
Attenzione: le persone non vedenti spesso impostano lo smartphone in modo che lo schermo resti spento, non potrai quindi vedere dove si trovano. Se non conosci bene il prodotto e/o non è molto accessibile, è meglio chiedergli di usare un computer.
Se usi uno strumento di trascrizione, porta un microfono di qualità: alcuni partecipanti potrebbero avere problemi di pronuncia o voce bassa che possono impattare negativamente la trascrizione.
Inoltre chi usa uno screen reader spesso parla sopra la traccia audio dello strumento: un microfono vicino al partecipante può ridurre la sovrapposizione.
Ricordati di avvisare sempre quando inizi a registrare!
È sempre fare i test di accessibilità di persona, ma se serve farli da remoto, verifica che i partecipanti abbiano esperienza con le videochiamate o qualcuno che li aiuti, soprattutto se anziani.
Chiedi quale strumento per videochiamate preferiscono. Ad esempio Zoom e Microsoft Teams hanno funzioni di accessibilità migliori di Google Meet. Tuttavia, l’ambiente familiare per il partecipante resta la priorità.
Durante la sessione, l’osservatore deve concentrarsi sulla raccolta degli insight, mentre il facilitatore deve concentrarsi sul benessere del partecipante.
Usare tecnologie assistive è spesso stancante, anche con prodotti accessibili. Rassicura il tuo partecipante che può interrompere la sessione quando vuole e tieni monitorato il livello di frustrazione.
Se uno scenario è molto frustrante, valuta di saltarne altri che sai già potrebbero avere i medesimi problemi. In questo caso, avere più scenari brevi aiuta.
In genere nei test di usabilità si chiede ai partecipanti di parlare ad alta voce mentre eseguono gli scenari, ma per chi usa uno screen reader o ha difficoltà cognitive può essere difficile.
Se i partecipanti non parlano durante l’esecuzione dei task, non forzarli, aspetta la fine dello scenario per porre domande. Anche qui, scenari brevi aiutano.
Come detto in precedenza, nelle sessioni di test di accessibilità le trascrizioni audio possono risultare non ottimali, quindi prevedi di dedicare più tempo del solito all’analisi.
Quando implementi un sistema di tagging per le tue registrazioni, è consigliabile classificare i tag in due categorie principali: accessibilità e usabilità. Questa suddivisione consente di affrontare i problemi in modo più mirato.Valuta anche la possibilità di creare tag specifici per le diverse tecnologie assistive: ti aiuterà a organizzare e gestire in maniera più efficiente i feedback relativi a specifici strumenti e tecnologie assistive.
Metti in conto di dedicare parte della fase di analisi all’approfondimento dei bug emersi durante il test. Nel report è un valore aggiunto includere non solo i problemi riscontrati, ma anche le motivazioni tecniche che li hanno causati.
Testare l’accessibilità con gli utenti può sembrare difficile all’inizio, ma è fondamentale per passare da un prodotto semplicemente conforme a uno veramente accessibile e inclusivo.Conducendo test di usabilità con utenti con esigenze diverse, si possono individuare e risolvere problemi che non emergerebbero da un semplice audit. Questo approccio permette di raccogliere insight preziosi che possono trasformare un buon design in un’ottima esperienza per tutti.
Sara is a designer at Buildo, specializing in User Research and UX. Her passion for research enables her to gain a deep understanding of users' needs and translate them into intuitive and user-friendly designs.
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